I “Turì” da Rudiano

La famiglia Turrini consiste in due rami singolarmente trattati e privi, al momento, di grado di parentela.
I Turrini 1 (Pieri, Brasa, Dalide Gambararo, Armela, Genia e i gli abitanti del Löc del Sul) scelsero come dimora il nostro paese, sin dal principio degli anni 20 del 1800. Il matrimonio del 27 aprile 1826 ci indica che il nubendo Innocenzo Turra è nato a Rudiano nel 1804 ed era nipote di un Bortolo Turra, rudianese, morto nel 1808, conosciuto da molti e dai forestieri come “Turì”. Il parroco don Riva a seguito, forse, di questa consuetudine e della presenza in paese di un’altra famiglia Turrini oriunda da Roccafranca e Rudiano, apporta la decisiva omologazione e correzione Turra in Turrini alla nascita del figlio Vincenzo nel 1834. I suoi componenti successivamente verranno ricordati per la maestria nella gestione del commercio di cereali e per la trattazione della compravendita del bestiame in primis al mercato di Rovato.
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I Turrini 2 (Adelino e Italo Des, Angelo morto sul Carso 1916, il marito di Dora Daeta Guastalli) transitarono da Roccafranca, Rudiano, Urago, Barco per giungere a Castelcovati nel 1813. Nel 1880 il parroco ci tramanda la prima annotazione della nascita di un castelcovatese e specificatamente Turrini avvenuta con arte chirurgica (parto cesareo).
Fu una famiglia decisamente caratterizzata dall’emigrazione nell’America del Sud come ci è recentemente testimoniato dalla richiesta di cittadinanza italiana di un suo membro. Degna di nota è la cronaca di una efferata rapina accaduta a Giulio Turrini nel 1917.
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Fonti:
Anagrafi comunali, registri Parrocchiali e Anagrafe Napoleonica – Ricerca e redazione Samuele Pedergnani